Ovvero sul perché trovo i gialli rilassanti e rassicuranti
In realtà romanzi in cui una o più persone vengono uccise non dovrebbero essere né rilassanti né rassicuranti, sembra un controsenso. Però i cosiddetti gialli classici, quelli alla Agatha Christie ad esempio, a me fanno questo effetto.
Provo da darmene una spiegazione.
Rassicuranti? Perché alla fine il colpevole viene scoperto e assicurato alla giustizia, cosa che purtroppo non sempre avviene nella realtà. La certezza di poter conoscere la verità, il modo con cui è stato commesso un delitto e perché è rassicurante, come il lieto dine di un romanzo rosa.
Rilassanti? Forse non è il termine più preciso, forse sarebbe più corretto usare l’aggettivo avvincenti (che però vale solo per i romanzi che lo sono davvero, avvincenti): essendo in grado di catturare l’attenzione distraggono dai pensieri quotidiani e, magari, anche da qualche problema, almeno per un poco e per questo consentono alla mente di rilassarsi, di allontanarsi dal logorio della vita moderna (come recitava anni fa la pubblicità di un liquore, quando la vita era meno moderna e meno frenetica, fra l’altro).
Al contrario i romanzi noir o quelli che hanno come protagonista – o meglio antagonista – un serial killer (genere che non amo molto), per quanto possano essere avvincenti, non li trovo né rassicuranti né rilassanti.
Voi che ne pensate?

Sono del tuo stesso parere. Agatha Christie ha davvero la capacità di creare trame avvincenti, mai ripetitive, che per me sono garanzia di intrattenimento. Ogni estate vado a scovare qualche suo giallo in biblioteca perché so che non rimarrò delusa. Capisco quando dici che per te i gialli sono rassicuranti: è un genere che amo anch’io, scoperto alle elementari grazie alla mia maestra che ci aveva letto “Assassinio sul Nilo”, quindi per me è come un ritorno a casa.
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Sì, nel rassicurante c’è anche questo senso di “familiarità”, di tornare a casa. Di sicurezza. Ovviamente questa sensazione me la danno anche altri romanzi, uno fra tutti “Orgoglio e pregiudizio”, che ho riletto non so quante volte e ogni volta che li rileggo o ne rileggo una parte o vedo il film mi dà la sensazione di tornare a casa…
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Pienamente d’accordo!
Per me anche Harry Potter, la saga con la quale sono cresciuta e che mi ha influenzata maggiormente
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Quello per me un po’ meno, sarà che ero già ben adulta quando l’ho letto. Mi è piaciuto ma non ha per me la stessa valenza di altri romanzi.
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Giustamente ognuno ha il proprio percorso che lo ha avvicinato alla lettura 😉
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